E’ dicembre, e quella terra che d’estate ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua bellezza straordinaria cambia scenari ed è di nuovo pronta a sorprendere.
Il verde rigoglioso, vero e proprio toccasana che nelle giornate estive più calde ha donato indimenticabili momenti di refrigerio, si trasforma in un bosco fiabesco, leggiadro e silenzioso. È la Foresta Umbra, che sembra dormire sotto una coperta di foglie.
Nelle vie dei suggestivi borghi si aspetta il Natale. Lo raccontano le luci, i colori, gli addobbi, le musiche, gli odori, i sapori. È l’occasione giusta per percorrere suggestivi itinerari religiosi, come quello verso la Grotta di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo o verso San Giovanni Rotondo, eterna casa di San Pio da Pietrelcina.
Da non perdere anche Rignano Garganico col suo presepe vivente: il centro storico del paesino si trasforma in una piccola Betlemme, con botteghe artigiane, figuranti e animali che fanno rivivere la Natività. Ad accendere le memorie della festa sono soprattutto i gesti e le ritualità che si tramandano da generazioni: storie che riprendono vita nelle case dove gusti e profumi risvegliano sensazioni latenti che riportano indietro nel tempo, fanno emozionare e rassicurano, al pensiero che in fondo nulla è cambiato.